VERONA - Smog e rifiuti. Sono questi i mali di Verona. Una parte dei dati emerge dalla relazione sanitaria dell'Ulss 20, presentata ieri mattina. Massimo Valsecchi, direttore del Dipartimento di Prevenzione, ha spiegato che «il 51 per cento delle polveri sottili è generato dal traffico intenso che c'è oggi a Verona». La zona forse più colpita della città è Corso Milano.
Per risolvere questa situazione, ha spiegato il dirigente, sarebbe importante individuare una zona di Verona, dove far nascere un parco, un grande "Polmone Verde". «Magari tra la stazione Ferroviaria e il quartiere Golosine». Per il resto, sembra proprio che i veronesi stiano sempre meglio.
Migliora la longevità dei veronesi che sale di media. I cittadini hanno guadagnato in media ben sette anni di vita, dai 71 anni ai 78. Un trend certamente positivo. Basso anche il dato riguardante la mortalità infantile nel primo anno di vita. Tra i bambini "solo" 20 su 4.434 sono deceduti.
L'altra sentenza, quella che boccia Verona in ecologia, invece arriva dal Cesdoc, Centro Studi dei Dottori Commercialisti di Venezia, che ogni anno realizza un'indagine in materia.
La retrocessione è brusca: Verona passa infatti dal 28esimo al 45esimo posto a livello nazionale. Sotto accusa i trasporti, con la mania dei motorini: l'uso del trasporto pubblico è cresciuto solo dello 0,91%, quello delle auto dello 0,54%, mentre quello di moto e motorini è aumentato del 4,39%. Aria inquinata quindi dovuta alla scarsa mobilità coi mezzi pubblici, sono troppi i motorini sulle strade e la raccolta differenziata è fuori dai parametri. Verona si attesta al secondo posto nel Veneto per numero di motocicli ogni 1000 abitanti. A Verona si producono, inoltre, più rifiuti: la raccolta è aumentata del 3,96%, ma la "differenziata si fa poco e male. Si resta infatti al di sotto del 35% fissato dalla legge (arrivando a quota 32,2%).
E’ la fotografia di Verona scattata da due ricerche, una dell’ULSS una del Cesdoc, che bocciano la città su alcuni temi caldi.
Per risolvere questa situazione, ha spiegato il dirigente, sarebbe importante individuare una zona di Verona, dove far nascere un parco, un grande "Polmone Verde". «Magari tra la stazione Ferroviaria e il quartiere Golosine». Per il resto, sembra proprio che i veronesi stiano sempre meglio.
Migliora la longevità dei veronesi che sale di media. I cittadini hanno guadagnato in media ben sette anni di vita, dai 71 anni ai 78. Un trend certamente positivo. Basso anche il dato riguardante la mortalità infantile nel primo anno di vita. Tra i bambini "solo" 20 su 4.434 sono deceduti.
L'altra sentenza, quella che boccia Verona in ecologia, invece arriva dal Cesdoc, Centro Studi dei Dottori Commercialisti di Venezia, che ogni anno realizza un'indagine in materia.
La retrocessione è brusca: Verona passa infatti dal 28esimo al 45esimo posto a livello nazionale. Sotto accusa i trasporti, con la mania dei motorini: l'uso del trasporto pubblico è cresciuto solo dello 0,91%, quello delle auto dello 0,54%, mentre quello di moto e motorini è aumentato del 4,39%. Aria inquinata quindi dovuta alla scarsa mobilità coi mezzi pubblici, sono troppi i motorini sulle strade e la raccolta differenziata è fuori dai parametri. Verona si attesta al secondo posto nel Veneto per numero di motocicli ogni 1000 abitanti. A Verona si producono, inoltre, più rifiuti: la raccolta è aumentata del 3,96%, ma la "differenziata si fa poco e male. Si resta infatti al di sotto del 35% fissato dalla legge (arrivando a quota 32,2%).
E’ la fotografia di Verona scattata da due ricerche, una dell’ULSS una del Cesdoc, che bocciano la città su alcuni temi caldi.