Verona: ci troveremo in emergenza rifiuti


L'assessore Luca Coletto illustra il piano della provincia per quanto riguarda le immondizie "Puntare tutto sulla differenziata e riprogettare Ca' del Bue" .
Ma il consigliere D'Arienzo replica "Documento già morto ci troveremo in allarme".
" È un piano che nasce già mor­to ancora prima di iniziare». Esordisce con queste parole Vin­cenzo D'Arienzo, consigliere pro­vinciale del Partito Democratico a proposito del piano provinciale dei rifiuti. «Il documento sui rifiuti non è ancora operativo visto che deve essere adottato dopo la delibera regionale ma già si vede come non puo' rispondere ai problemi di Vero­na che non è certo in una situazio­ne felice. Il nostro territorio è stato interessato negli ultimi anni da fatti gravi e traffici illeciti su cui tropi anno taciuto e questo piano rifiuti non risponde certo alla situazione: ad esempio la Provincia prevede entro il 2012 di arrivare al 65 per cento di raccolta differenziata, ma non dice come, non parla di piani attuativi, non c è nessun progetto su come ottenere questo risultato. E se comunque si raggiungesse questa percentuale guardiamo co­sa succederebbe con l'impianto di Cà del Bue - continua D'Arienzo - ci saranno 400 tonnellate di rifiuti da termovalorizzare, l'inceneritore dopo i 90 milioni di euro necessari per sistemarlo ne potrà bruciare circa 500 o 600 tonnellate, dove andremo a prendere gli altri rifiuti? Forse bisognerebbe ragionare me­glio su questa spesa, perché così facendo la Provincia va contro gli interessi di Cà del Bue e del Comu­ne che ne è proprietario. Se questo è lo scenario futuro, attualmente Verona non sta certo bene: con Cà del Bue praticamente fermo, la di­scarica di Pescantina chiusa e con quella di Torretta a Legnago che non è certo sufficiente, la nostra provincia è costretta a smaltire i ri­uti restanti in sei città diverse di tutta Italia».

Lo smog uccide: entro l'anno 2020 sarà la terza causa di morte a Verona


«Entro l'anno 2020 la terza causa di morte a Verona e in tutto il Vene­to sarà la Bpco, la broncopneumopatia cro­nica ostruttiva, una malattia che si aggrava proprio a causa dello smog». Lo ha spiega­to ieri mattina alla Gran Guardia duran­te un congresso il professor Roberto Dal Negro, direttore della divisione di pneumologia del­L Ulss 22 di Bussolen­go. La Bpco, insom­ma, è destinata al macabro podio delle cause di mortalità, preceduta solo da tu­mori e malattie car­diovascolari. Non è però finita qui. «Ad oggi il costo della gestione della Bpco - ha spiegato Dal Negro - è di circa sei miliardi di euro». Quasi mezza finanziaria. E a peggiorare la situa­zione ci si mettono anche le Pm 10. Nell'ul­tima settimana, intanto, i livelli soglia d'al­larme in città sono stati superati abbondan­temente. Polveri che vanno ad aggravare le patologie legate all'asma bronchiale. Ma di fronte all'allarme lanciato da medici e specialisti, l'assessore comunale al­l'Ambiente, Federico Sboarina, minimiz­za: «Siamo di fronte ad una situazione seria, già nota, ma non allarmante», dice. E aggiunge che i giorni sforati sono in calo. Sarà proprio così? I dati dell'Arpav dello scorso anno hanno se­gnato oltre 150 gior­ni di sforamento del­le polveri, con un li­mite massimo di 35 giorni stabilito dalle norme europee e del­l'organizzazione mon­diale della sanità. Li­mite quasi "consuma­to" nel solo mese di gennaio. Insomma, l'aria di Verona, come del resto del Veneto, è e resta avvelenata. E qualche giorno in meno di Pm10, secon­do i dottori, non basterà a salvare le vite di chi oggi continua a morire di smog.

Come Verona vuole risolvere il problema Rifiuti: rilanciare Ca' del Bue




Il Piano dei rifiuti provinciale della giunta Tosi è stato presentato il 14 gennaio al consiglio comunale. Tra le priorità purtroppo figura il "rilancio" di Cà del Bue. Per sanare, (forse) l'impatto ambientale hanno messo inoltre l'obiettivo di raggiungere il 65% della raccolta differenziata entro il 2012, nonchè la scelta di tre aree fra città e provincia per la raccolta e lo smaltimento, una di queste potrebbe essere la discarica di Pescantina.
Ultima notizia del 16 gennaio 2008:
Piano rifiuti: esordio in salita
Giancarlo Conta, assessore veneto all'Ecologia, non approverà il raddoppio della capacità del termovalorizzatore di Cà del Bue.
Non servirà poichè entro il 2012 Verona dovrà raggiungere il 65% della raccolta differenziata. Bacchetta inoltre il Comune per la raccolta differenziata troppo bassa, ferma al 35%.
L'ultima parola alla Regione.

L'ITALIA CHE VA A SCATAFASCIO. . . di chi è la colpa??

Solo il 5% degli italiani effettuano la raccolta differenziata. Il mio paesino e tutta la provincia di Verona, da 5 anni a questa parte ha abituato i cittadini a riciclare. Ogni giorno getto tantissima carta, plastica, latta, ecc... Facendo la raccolta differenziata questi materiali possono essere riutilizzati senza inquinare l'ambiente. Per tutti i paesi che invece non vivono secondo queste piccole ma importanti regole, là, tutti i materiali riciclabili concorrono a diventare immondizia, inquinando la terra, aumentando la sporcizia e il rischio di malattie e sommergendo città come Napoli.
Ma di chi è la colpa? Ci vuole un colpevole!
E’ Pecoraro Scanio.! E’ lui il colpevole.
Non è Bassolino, non è la Jervolino, non i presidenti del Consiglio degli ultimi quindici anni, non la Camorra, non le imprese del Nord (che hanno smaltito i rifiuti tossici in Campania per risparmiare), non è chi ha preso i miliardi di euro dalla Comunità Europea per opere mai realizzate, non sono i partiti, non la giunta regionale e provinciale, non i sindaci vicini alla criminalità organizzata, non chi non ha permesso la raccolta differenziata.
Nessuna, nessuna stramaledetta istituzione è responsabile di una Regione rovinata, con scorie radioattive sotto i campi coltivati e un incremento di malati di tumori spaventoso, superiore alle altre regioni. E mentre tutto questo accade i nostri politici disquisiscono ogni giorno sulle elezioni elettorali basate su modello tedesco!!! Sono da mesi che non parlano d'altro!!!Ma stiamo scherzando?!? Solo in questi giorni, che la situazione ha iniziato a scaldarsi, allora Prodi si é svegliato un attimino, giusto il tempo di dire "In 24 ore risolveremo la situazione".
Ok, le 24 ore sono passate e tutto é come prima, se non peggio. Questo attuale Governo purtroppo é invaso dall'INCERTEZZA COSTANTE . Persino l'immondizia potrebbe sostenerci nei costi. Riutilizzando alcuni materiali infatti é possibile produrre energia!!! Perché allora non dare dei finanziamenti alla ricerca di energia alternativa? Ma é ovvio...ENERGIA ALTERNATIVA significa RENDERSI AUTONOMI E INDIPENDENTI …. E allora che accadrà?Ci vorrà pure un colpevole! Ho capito!
La colpa è dei Verdi, di chi vuole acqua pulita, aria pulita, carne, uova e mozzarella senza diossina. La colpa è di chi vuole un parco, un albero, una spiaggia senza liquami, depuratori funzionanti. La colpa è di chi vuole la raccolta differenziata, rifiuti zero. La colpa è di chi pensa che i campani siano una popolazione civile come le altre che può ottenere gli stessi risultati per l’ambiente dei danesi o dei californiani. La colpa è di chi dice la verità sugli inceneritori .

Le Ditte e le Fabbriche chiudono ogni giorno lasciando a casa migliaia di dipendenti con famiglia.
Quelli che lavorano invece non riescono a tirare a fine mese in quanto gli stipendi sono rimasti fermi al 2000. I 2 milioni di lire sono diventati 1000 euro, ma tutto intorno a noi si é raddoppiato. Per non parlare dei beni di prima necessità e della benzina!Io non so che succederà, sebbene, leggendo su internet possiamo scoprire che l'Italia sta di giorno in giorno perdendo colpi. Di chi è la colpa allora? Non certo della politica verde e del suo ministro.
Una cosa é certa: gli italiani sono molto più intelligenti di quello che alcuni politici pensano e si stanno stancando di questa situazione opprimente!
Un lettore del BLOG dei Verdi di Verona

Pronto l'aumento del Veronapark


Alzare il costo del veronapark per disincentivare l’uso dell’auto in città e contemporaneamente individuare una serie di parcheggi esterni alla cinta muraria serviti da bus navetta. E’ l’ipotesi su cui intende lavorare il comune di Verona in tema di lotta allo smog. Lo ha annunciato ieri sera a Radio Verona nel programma l’appuntamento, l’assessore alla mobilità e al traffico, Enrico Corsi. Ma per il presidente di Legambiente Michele Bertucco, l’unica soluzione efficace rimane quella dell’Ecopass adottato a Milano e Londra, con il quale finanziare un serio sistema di trasporto pubblico, competitivo alle auto. Intanto, i soldi delle multe elevate nel 2007, 8 milioni e 881 mila euro, andranno a finanziare la manutenzione di strade, piazze e semafori. Lo stabilisce una delibera di giunta.

Per le donne “ Verde è più bello”


Secondo gli ultimi studi di Forrester Technographics, negli Stati Uniti la "coscienza verde" si sta risvegliando. La gente si preoccupa di più dell'impatto ambientale delle tecnologie che acquista e la fascia più attenta è risultata essere il gentil sesso, in particolare le donne non più in giovane età.Tra 5mila adulti censiti, spiega Ars Technica, Forrester ha individuato un buon 12 per cento che è addirittura disposto a spendere quel quid in più pur di ottenere un prodotto che consumi meno energia, che venga da un'azienda nota per essere environmental-friendly o, meglio, entrambe le cose. Tra i "verdi", invece, il 41 per cento di tutti gli adulti intervistati si dichiara seriamente preoccupato per l'ambiente, ma non a tal punto da essere disposto a dotarsi di una tecnologia più verde per qualche dollaro in più. Il resto del campione, la maggior parte, scherzosamente etichettati "marrone", non condivide il parere dei verdi e non si preoccupa minimamente dell'impatto ambientale.Dallo studio emerge quella piccola "avanguardia" di consumatori più profondamente coscienti che, secondo alcuni, costituisce un mercato emergente e un attraente target per le aziende produttrici. D'altro canto, ormai da tempo, sui media di tutto il mondo si moltiplicano gli inviti a non fare spallucce sulla questione. Anche un piccolo contributo che, visto fuori contesto, può apparire insignificante, nella moltitudine dei consumatori va a costituire cifre di tutt'altra portata che se, da una parte, incidono in misura ridotta sulle finanze personali, dall'altra - sotto il profilo ambientale complessivo - possono fare una differenza rilevante.

Verona: maglia nera dello smog 2007

Anche nel 2007 Verona si è confermata maglia nera dello smog chiudendo l’anno con ben 149 giornate fuori legge, contro le 35 di massima tollerate. Ieri prima giornata di superamento del 2008, la città è sotto la coltre delle polveri sottili da 15 giorni consecutivi. Dopo 9 consecutivi le amministrazioni locali dovrebbero far scattare provvedimenti di emergenza. Anche per oggi l’Arpav prevede qualità dell'aria scadente. Mentre da domani, una perturbazione con aumento della ventilazione porterà ad un ricambio della massa d'aria. Intanto qualche fiocco di neve è già caduto qua e là sulle zone prealpine e in pianura a Padova e nel Vicentino.

Pecoraro: «Nel 2008 lotta agli ecoreati»


Il 2007 «è stato l'anno della svolta sul solare». Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, tracciando un bilancio del 2007 e parlando degli obiettivi 2008. Tre i grandi capitoli di intervento per l’anno appena iniziato.
In primo piano l'approvazione del provvedimento contro gli ecoreati. Quindi l'iter per completare la riforma del Codice ambientale e il clima.
Ecco a grandi linee l'ecobilancio 2007 e gli obiettivi del 2008 secondo il ministro dell'Ambiente BILANCIO 2007
SOLARE: anno della svolta. «Il più alto tasso di crescita del fotovoltaico nel mondo» con gli incentivi conto energia. Sono 500 gli impianti per le scuole e c'è stato il bando per le piccole e medie imprese. Inoltre, accordi con Lazio, Calabria e Puglia per tre centrali solari a concentrazione.
CODICE AMBIENTALE: varate le nuove norme su valutazione di impatto ambientale, valutazione ambientale strategica e rifiuti. «Invertita la tendenza alle infrazioni comunitarie e accorciato i tempi per la valutazione dei progetti».
BONIFICHE: ripartito il meccanismo delle bonifiche. Sbloccati i fondi per Napoli est, Bagnoli, Marghera e Brindisi. Rimesso in movimento Gela con un accordo con l'Eni per l'acqua potabile ai cittadini e acqua desalinizzata per l'impianto. Interventi anche nel Sulcis-Iglesiente, Crotone, Acna di Cengio.
DIFESA SUOLO: 241 milioni di euro per 330 cantieri
PARCHI: tolti i commissariamenti per i parchi nazionali "di intesa con le regioni". Ne resta solo uno, il Gran Sasso. Tolto il limite del 2% alla spesa pubblica che bloccava i fondi. Quattro i nuovi parchi nazionali in Sicilia e tre nuove aree marine protette in Campania. Per le aree marine stabilizzato il precariato di circa 150 dipendenti.
ECO-MOBILITÀ: sbloccati 90 milioni di euro l'anno.
BIODIVERSITÀ: varato decreto Rete Natura 2000 per tutelare zone a protezione speciale e siti di interesse comunitario.
ABUSIVISMO: istituito fondo per la demolizione degli ecomostri.
OBIETTIVI 2008
ECOREATI: approvare la normativa varata nel 2007 che prevede pene severe contro i delitti ambientali.
CODICE AMBIENTALE: completare la riforma.
CLIMA: varare entro marzo il piano nazionale di riduzione della Co2 con il coinvolgimento delle Regioni. Far partire il fondo rotativo per Kyoto "ancora un po' incagliato" e piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici.
VERDE: far partire i 150 milioni di euro in tre anni per piantare 60 milioni di alberi entro la legislatura.
PRECARIATO: al via il primo concorso in 20 anni nel settore ambientale per circa 400 persone. Riguarderà l'Apat.
ECOLAVORO: più spazio all'innovazione soprattutto nel campo dell'energia pulita, dell'efficienza energetica e della nuova impiantistica sui rifiuti senza emissioni.