Gli ambientalisti giudicano Tosi "Bocciato: è uguale a Zanotto"


da il Verona 11 giugno 2008. Marco Sedda.
Ci si aspettava un processo alla giunta Tosi ma anche l'amministrazione Zanotto è uscita con le ossa rotta dal severo giudizio degli ambientalisti veronesi.
Il titolo della conferenza era chiaro: “Un anno con Tosi....(CONTINUAZIONE)

Il traforo delle Torricelle: inutile e devastante.


È della società Autostrade Serenissima il devastante e costosissimo progetto del Traforo
delle Torricelle.....(CONTINUAZIONE)

A Verona arriva "Biùtiful cauntri"racconta la tragica vita quotidiana nel Napoletano tra discariche fuori norma e un oceano di rifiuti tossici


Il 5 giugno 2008 al cinema Kappadue di Verona alle ore 16,00 – 17,30 – 19,00 – 20,30 – 22,15
LEGAMBIENTE DICE AI VERONESI:

“ANDATE A VEDERLO”
Allevatori che vedono morire le proprie pecore per la diossina. Un educatore ambientale che lotta contro i crimini ambientali. Contadini che coltivano le terre inquinate per la vicinanza di discariche. Storie di denuncia e testimonianza del massacro di un territorio. Siamo in Italia, nella regione Campania dove sono presenti 1200 discariche abusive di rifiuti tossici. Sullo sfondo una camorra imprenditrice che usa camion e pale meccaniche al posto delle pistole.Una camorra dai colletti bianchi, imprenditoria deviata ed istituzioni colluse, raccontata da un magistrato che svela i meccanismi di un'attività violenta che sta provocando più morti, lente nel tempo, di qualsiasi altro fenomeno criminale." Benvenuti, allora, nella Regione dell'emergenza rifiuti urbani, così come del business sempre più prospero di rifiuti nocivi; delle ecoballe intrattabili (troppo piene di sostanze tossiche per poter essere incenerite) accumulate in 35 milioni di metri quadrati di spazio; dei campi rom costruti sulle discariche illecite della camorra; dei cittadini che sanno di essere probabilmente condannati a morte prematura; di quelli che si rassegnano, e di quelli che combattono con un'energia e una competenza inesauribili. Benvenuti, insomma, nel triangolo della morte - Villaricca/Giugliano/Acerra, nell'hinterland partenopeo - raccontato in un documentario già cult: Biùtiful cauntri. Pronuncia all'inglese, e ortografia italiana, per nominare il Belpaese. Il nostro. Dove tutto questo accade.Scritto e diretto dalla montatrice Esmeralda Calabria, dal regista Andrea D'Ambrosio e dall'esperto di Legambiente Peppe Ruggiero, presentato con successo al Festival di Torino targato Nanni Moretti (ottenendo una menzione speciale), definito da Roberto Saviano uno strumento utilissimo per comprendere il disastro campano, il docufilm approda adesso al cinema Kappadue di Verona. Un film potente, intenso e sconvolgente. Da vedere, in primo luogo, per essere informati su una situazione così grave. Negli 83 minuti di pellicola, infatti, anche uno spettatore non particolarmente addentro alla vicenda può capire vastità e cause dell'emergenza. Il fallimento totale del ciclo dei rifiuti, con la società vincitrice d'appalto nella Regione (l'Impregilo della famiglia Romiti) che non ha saputo creare impianti a norma, e si è limitata a confezionare ecoballe. Ora accumulate a Giugliano, a poca distanza dai piccoli coltivatori di fragole e alberi da frutta.E poi c'è il fiorire del business della camorra, con le oltre 1.200 discariche abusive (e sono solo quelle censite), tutte stracolme di rifiuti tossico-nocivi. Ci sono ad Acerra (dove a complicare la situazione ci sono anche i danni provocati da un ex stabilimento Montefibre), a un passo dagli allevatori di bestiame; a Villaricca, accanto alla discarica legale (poi chiusa perché non a norma); a Lago Patria, dove pascolano le bufale della celebre mozzarella. Il film fa ascoltare anche alcune intercettazioni telefoniche, in cui si sentono intermediari delle imprese del centronord che si mettono daccordo con gli imprenditori della camorra, per i trasporti e lo scarico di camion con rifiuti tossici: trasformando questa e altre aree campane nella cloaca d'Italia.Ma non c'è solo l'aspetto di informazione, a rendere unico Biùtiful Cauntri. A colpire lo spettatore sono, ancora di più, i volti e le voci delle vittime di questa catastrofe ambientale: gli allevatori, che piangono guardando le loro pecore abbattute; i bambini di un grande campo rom, che vivono letteralmente tra i rifiuti (come i loro coetanei africani che si vedono in un altro documentario attualmente nelle sale, Forse Dio è malato); e cittadini-eroi come l'educatore ambientale Raffaele Del Giudice. Un uomo che non si arrende, che denuncia continuamente discariche illegali e impianti legali non a norma.La proiezione delle 20,30 sarà preceduta da una breve introduzione da parte del Presidente di Legambiente Verona Lorenzo Albi.
Verona, 3 giugno 2008 LEGAMBIENTE VERONA

Di Pietro e i Verdi: è la prova dei rischi per la popolazione


L'incidente nella centrale atomica slovena scatena subito lo scontro politico in Italia, anche grazie all'annuncio recente del Governo di voler costruire nuovi reattori. Il primo a intervenire è Antonio Di Pietro (Idv) secondo il quale «Queste sarebbero le centrali nucleari sicure che vogliono costruire anche in Italia? Quelle per cui la Ue lancia l'allarme atomico? Sono soldi sprecati per una tecnologia pericolosa e obsoleta». Legambiente e i Verdi (con Bonelli e Pecoraro
Scanio) ricordano che dal 2000 a oggi nel mondo ci sono stati 15 incidenti di diversa gravità a centrali nucleari, mentre Ermete Realacci (Pd) sollecita il governo italiano a chiedere chiarimenti
immediati a Lubiana. La risposta del governo arriva con il sottosegretario all'Ambiente Roberto Menia, il quale dice che «alle ore 21,27 è pervenuta dalla rete di pronta notifica dell'Ue l'informazione finale secondo cui l'impianto di Kirsko è stato spento in sicurezza, è sotto controllo ed è stabile».

Legambiente:Ecomafia, 83 reati al giorno e un giro d'affari da 18 milioni


Ogni giorno 83 reati contro l'ambiente. Maglia nera alla Campania stabile al primo posto nella classifica dell' illegalità ambientale, seguita dalla Calabria : è in queste due regioni che si concentra il 30% degli illeciti registrati in Italia. In totale, nel 2007 gli eco-reati sono aumentati del 27,3% rispetto al 2006 il giro d'affari è di 18,4 miliardi di euro; in aumento gli incendi boschivi dolosi e gli illeciti accertati nei cicli del cemento e dei rifiuti.
Sparisce nel nulla una montagna di rifiuti speciali alta poco meno di 2000 metri.
È la fotografia scattata nel rapporto Ecomafia 2008 di Legambiente presentato ieri a Roma. Cosa nostra entra a pieno titolo nella gestione del ciclo dei rifiuti ed emerge la "multifunzionalità" del clan dei Casalesi, capace di spaziare dal ciclo del cemento a quello dei rifiuti, dall' agricoltura al racket degli animali.