Verona è fuorilegge. Però, in questo caso, non basta che arrivi lo sceriffo e arresti il bandito, come vuole ogni trama western che si rispetti. Il ricercato in questione è invisibile, disperso nell'aria, in balia dei venti. Si chiama Pm10.
Dopo soli 2 mesi di 2008 la città scaligera ha superato il tetto sforamenti consentiti in 1 anno fissato dall'Ue. Tradotto, da oggi ha varcato l'immaginaria linea di confine dei 35 giorni ed è finita nel territorio dei fuorilegge.
I numeri
Ma da qui non si scappa, l'aria a Verona è sporca. Nessun amministratore però sembra voglia fare qualcosa. E i dati dell’ ulss parlano chiaro: 90 decessi su 4000 negli ultimi 12 mesi sono attribuibili all'inquinamento. Intanto le tabelle diffuse dall'Arpav sono allarmanti: negli ultimi giorni le polveri sottili si attestano tra i 138 e i 200 microgrammi per metro cubo. Sicuramente 100 volte sopra i limiti consentiti.
L'intervento
Michele Bertucco, presidente veneto di legambiente, sta valutando di presentare un esposto nei vari capoluoghi veneti. Ma cosa serve? In primis un Ecopass, e poi il solito miraggio degli interventi strutturali. Tradotto in italiano servirebbe rivedere completamente il piano di entrata di auto in città, incentivare l'uso dei mezzi e delle biciclette. Ma come sappiamo la pigrizia e l'insensibilità verso questi temi è diffusa. L'assessore Sboarina commenta: "Abbiamo solo il blocco delle no kat. Altre iniziative sono inefficaci e creano solo disagi. Sarà il piano strutturale che, abbiamo commissionato all'università di Trento a dirci come agire". Nel frattempo aspettiamo e ci intossichiamo.
I cantieri
Intanto la situazione viabilistica è disturbata dalla presenza delle sperimentazioni per i futuri cantieri. Lunedì la città è stata in tilt per alcune ore in zona San Giorgio, ieri la situazione sembrerebbe migliorata. Infine il cantiere in lungadige Capuleti è stato bloccato per il ritrovamento di mura di età viscontea.
Dopo soli 2 mesi di 2008 la città scaligera ha superato il tetto sforamenti consentiti in 1 anno fissato dall'Ue. Tradotto, da oggi ha varcato l'immaginaria linea di confine dei 35 giorni ed è finita nel territorio dei fuorilegge.
I numeri
Ma da qui non si scappa, l'aria a Verona è sporca. Nessun amministratore però sembra voglia fare qualcosa. E i dati dell’ ulss parlano chiaro: 90 decessi su 4000 negli ultimi 12 mesi sono attribuibili all'inquinamento. Intanto le tabelle diffuse dall'Arpav sono allarmanti: negli ultimi giorni le polveri sottili si attestano tra i 138 e i 200 microgrammi per metro cubo. Sicuramente 100 volte sopra i limiti consentiti.
L'intervento
Michele Bertucco, presidente veneto di legambiente, sta valutando di presentare un esposto nei vari capoluoghi veneti. Ma cosa serve? In primis un Ecopass, e poi il solito miraggio degli interventi strutturali. Tradotto in italiano servirebbe rivedere completamente il piano di entrata di auto in città, incentivare l'uso dei mezzi e delle biciclette. Ma come sappiamo la pigrizia e l'insensibilità verso questi temi è diffusa. L'assessore Sboarina commenta: "Abbiamo solo il blocco delle no kat. Altre iniziative sono inefficaci e creano solo disagi. Sarà il piano strutturale che, abbiamo commissionato all'università di Trento a dirci come agire". Nel frattempo aspettiamo e ci intossichiamo.
I cantieri
Intanto la situazione viabilistica è disturbata dalla presenza delle sperimentazioni per i futuri cantieri. Lunedì la città è stata in tilt per alcune ore in zona San Giorgio, ieri la situazione sembrerebbe migliorata. Infine il cantiere in lungadige Capuleti è stato bloccato per il ritrovamento di mura di età viscontea.
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