Si spacca l'Antartide 15 anni in anticipo


ANTARTIDE. Un iceberg di dimensioni gigantesche, 41 chilometri di lunghezza e 2,5 di larghezza (il doppio dell'isola d'Elba, sette volte Manhattan) si è staccato dal­la banchisa Wilkins Ice Shelf, nella parte sud-occi­dentale dell Antartide.
E il distacco sta mettendo a rischio di crollo l'intera distesa di ghiaccio. È questo l'allarme lanciato ieri dai ricercatori statunitensi del National Snow and Ice data center di Boulder, in Colo­rado, e da quelli britannici del British Antartic Survey.
«Il surriscaldamento del­l'area è evidentemente col­legato all'aumento dei gas serra», ha spiegato Ted Scam­bos, che guida il gruppo di ricerca. Le immagini satelli­tari hanno mostrato che l'enorme iceberg ha comin­ciato a muoversi alla fine di febbraio, facendo prevede­re che i cambiamenti cli­matici e il riscaldamento glo­bale possano disintegrare in tempi più rapidi del previ­sto l'intera area della Wil­kins Ice Shelf, che misura una superficie di quasi 13 mila chilometri quadrati. Solo una sottile striscia di ghiaccio sta infatti tenendo ora la banchisa collegata alla penisola antartica.
«Sapremo nei prossimi giorni o settimane quale sarà il suo destino», ha dichiara­to David Vaughan, il profes­sore britannico del Bas che nel 1993 aveva previsto che la Wilkins Ice Shelf sarebbe potuta collassare nel giro di 30 anni, se non si fosse trovato un rimedio al riscal­damento globale. «Non mi aspettavo che le cose sareb­bero andate così veloce­mente - ha ammesso - Ave­vo previsto che sarebbe suc­cesso, ma sta accadendo al doppio della velocità immaginata.

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